Ma l’affinamento nello spazio cosa avrà realmente donato al vino? Le bottiglie spedite il 2 novembre del 2019 e rientrate a gennaio 2021 sono 12 e alcune sono state esaminate e assaggiate dai migliori esperti. A chi ha chiesto che cos’avessero di diverso da un normale affinamento hanno risposto che le bottiglie fossero semplicemente “diverse”. Gli scienziati hanno infatti spiegato che la gravità è l’unico parametro della vita rimasto invariato per miliardi di anni e quindi è di particolare interesse il tentativo di ricreare un habitat terrestre a gravità zero, con il fine di monitorare l’evoluzione di componenti essenziali del vino come polifenoli, lieviti e batteri.
Il costo al momento dovrebbe aggirarsi attorno al milione di dollari, ma ho il sentore che la bottiglia sarà venduta a molto di più. Supportiamo la ricerca, però un consiglio nel caso abbiate la possibilità di acquistarla: non bevetela. Per quanto possa risultare incredibile, anzi spaziale, potrebbe non essere all’altezza di questa campagna marketing da Guinness dei primati: meglio conservarla con cura, dato che il suo valore potrebbe aumentare negli anni in modo esponenziale