50 anni fa un genio si inventò lo slogan “Contro il logorio della vita moderna”. Probabilmentenemmeno lui poteva prevedere a quale livello di logorio saremmo arrivati, ma questa è un’altrastoria.
Prendete l’autostrada A4 da Milano a Brescia: più logorio di così si muore. Eppure, la via di fuga èlì a portata di mano. Basta uscire a Rovato e dirigersi verso il lago d’Iseo e in pochi minuti tutte leprospettive cambieranno: grigi capannoni lasceranno il posto a dolci colline disseminate divigneti con il lago e le prealpi a fare da sfondo. La Franciacorta ormai è un luogo di culto edomenica 18 giugno siamo andati a scoprire un giovane produttore che si è buttato da poconella mischia, Boccadoro Franciacorta. L’azienda si trova a Cazzago S.Martino in frazione Calino,ad un tiro di schioppo da Rovato ma il panorama non potrebbe essere più differente di quelloappena lasciato al casello dell’autostrada: siamo in una zona tipica della Franciacorta, nel mezzotra Erbusco e Passirano. Faccio conoscenza del Boss di Boccadoro, Giovanni Lussignoli, che 4anni fa decide di fare il grande passo di diventare produttore a tutti gli effetti, dopo un lungoperiodo in cui le sue uve andavano tutte vendute ad altri marchi. La tenuta può vantare 8 ettarivitati a Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero.
Intanto però arriva un sacco di gente, i bambini vengono presi in detenzione dalla baby sitter esi può cominciare con la presentazione dell’azienda. Ci raduniamo tutti in cerchio e prendono laparola Enzo Demarinis di Condivinando, organizzatore dell’evento, e Roberta Costante, larelatrice. Avendoli avuti per lunghi mesi come compagni di corso e di fatiche AIS mi scappa unsorriso vedendoli lì a condurre le danze in mezzo a tanta gente e in un posto fantastico, e mi rendo conto che la condivisione di una passione così forte non può che far nascere altra
passione, è inevitabile. Tipo di allevamento (Guyot), lotta integrata ai parassiti e alle muffe
(Biologico), vitigni coltivati, tipo e periodo della vendemmia, caratteristiche del terreno. Si, si,
tutta roba interessante ma mi accorgo che molti partecipanti tra una domanda e l’altra e sotto
un sole implacabile cominciano a fissare in modo inquietante i tavoli sotto la verandina e le
bottiglie messe in fresco…. Alla fine riusciamo a mettere le gambe sotto il tavolo e si aprono le
danze. Roberta spiega i segreti della spumantizzazione; ha il dono di semplificare ma non
banalizzare i concetti per poter arrivare anche a chi non conosce ancora i segreti della presa di
spuma. I bicchieri e i piatti del buffet si susseguono, così come le domande e le risate.